Kit:Elementi Avanzati/Esempi di Mestiere/Il Fabbro

Da Uno Sguardo nel Buio.

CAPITOLO QUARTO - IL FABBRO
In questa parte del Quarto Capitolo vedremo come è stato realizzato e descritto il mestiere del Fabbro.

LE ALTRE PARTI
«Il Medico»
«Il Falegname»
«Il Cacciatore»
«L'Alchimista»
«Il Maestro d'Arme»


Indice

IL FABBRO

Come già il Cacciatore e il Falegname, anche la presenza di un buon Fabbro nel Gruppo può essere di notevole aiuto: riparare la spada o la balestra del Guerriero, o forzare una serratura sono solo alcune dei possibili problemi che tale artigiano può risolvere. Questo, come il Falegname, è un Mestiere da Laboratores.

Le cinque Capacità Chiave di questo Mestiere sono: Disegno, Esperto Armaiolo, Meccanica, Mineralogia e Trappole & Serrature.

Profilo del Fabbro.

Una delle scoperte più sconvolgenti nella storia dell'umanità, sono tutti d'accordo nel dire, è stata la scoperta del fuoco. Questo elemento tanto utile, quanto difficile da domare, è il pane quotidiano del Fabbro. Mattina e sera davanti alla sua fucina, un po' annerito dalla fuliggine, questo personaggio si è ricavato in Atlantide uno spazio di grande rilievo presso molte popolazioni.  Avere dei buoni fabbri in una città, in un castello o presso dei cantieri, di qualsiasi genere, significa poter contare sulla forza del ferro, plasmato per i propri bisogni. 

È inutile sottolineare come questo artigiano sia indissolubilmente legato alla figura del dio Ingerimm, il dio fabbro dei Nani. Presso questa razza infatti, un Fabbro gode di una considerazione senza eguali in Atlantide. Diversi studiosi contemporanei sono convinti che sia questo il motivo principale che ha portato i Nani a divenire la civiltà in assoluto più avanzata nelle tecnologie per la lavorazione e rifinitura dei metalli. 

Nell'antichità, quando ci furono i primi scontri tra l'esercito imperiale e le tribù dei Nani, gli Umani rimasero attoniti nel trovare i propri compagni con le armature di piastre squarciate dalle asce dei Piccoli Uomini.  Per molto tempo, inoltre, si pensò che questi piccoli montanari usassero delle armi magiche indistruttibili, finché non ne furono portati alcuni esemplari alla Gilda dei Maghi di Kuslik. Dopo alcuni giorni il Gran Maestro dei Maghi passò il caso agli iniziati del Pantheon, affermando che le proprietà di quelle armi non potevano essere magiche.  Fu quindi il turno degli Iniziati, che sottoposero le armi alle più scrupolose indagini mistiche, cercando di percepire un'affinità tra quelle e uno degli dei del Pantheon: il risultato fu negativo e inoltre al tempio di Ingerimm andò perduto uno dei reperti durante un esperimento. 

Giorni dopo, le armi furono fatte pervenire alla Gilda degli Armaioli di Bosparan, per un'indagine sulle leghe. La frustrazione dei fabbri umani fu la prova che quello che avevano in più i Nani era la tecnologia: con le proprie fucine, infatti, fu appena possibile rendere incandescenti le armi, ma nessuna fornace a disposizione fu in grado di liquefare il loro metallo. Uno dei più anziani Fabbri Armaioli ipotizzò che fossero fatte, come diceva lui, di un «nuovo tipo di ferro» e chiese la collaborazione della Gilda degli Alchimisti.

Il risultato delle indagini alchemiche, effettuate con acidi e composti per accelerare il processo della ruggine, fu la scoperta tra i componenti della lega, di un nuovo tipo di metallo. Questo incredibile materiale, più duro dell'acciaio, prese tra gli Umani il nome di Adamantite, dall'alchimista che lo individuò, Jost Adaman [1], e che parlò diffusamente di esso nel trattato «De Veteribus et Novis Metallis» [2].

Dal giorno di quella rivoluzionaria scoperta a oggi le tecniche di estrazione e lavorazione del ferro si sono evolute e per certi aspetti sono state stravolte, ma l'utilizzo del metallo è rimasto sempre di primaria importanza per la guerra. Attualmente, sotto il regno di Hal, l'esercito del Nuovo Impero non è più in grado di presidiare adeguatamente i confini. Questo comporta che molto, per quel che riguarda la difesa da Orchi, Troll, Goblin e altro, sia affidato all'iniziativa locale. I feudatari di confine si sono assicurati i servigi di Fabbri Nani attirandoli con grandi quantità di oro.

Diverse tribù di Nani commerciano ormai assiduamente con i mercanti Umani, vendendo a caro prezzo oggetti in Adamantite, oppure mettono la propria conoscenza a disposizione di Gilde degli Armaioli che abbiano le casse piene di Corone. In questo modo in alcune zone di Atlantide si è venuti a conoscenza delle tecniche per la lavorazione dell'Adamantite ed è cominciata, anche tra gli umani, la produzione di armi di questa fattura.

Gettando invece uno sguardo nella società civile, ci si accorge che il ferro è lavorato in maniera artistica là dove già ne sia diffuso l'impiego pratico. Vi sono esempi di forzieri in ferro con decorazioni che nulla hanno da invidiare agli oggetti in metalli preziosi, oppure cancelli in ferro battuto con motivi silvestri o con simboli di vario significato: un esempio è il cancello del tempio di Ingerimm a Norburg, realizzato da Jean Tijou [3] uno dei più grandi geni viventi del ferro artistico e anche eccellente orafo, originario del principato di Arania.

Dove ci sono i cancelli, ci sono le serrature: ecco un altro campo in cui il Fabbro ha raggiunto un livello di specializzazione incredibile. Porte comuni, cancelli, forzieri, meccanismi particolari: tutto questo è a disposizione di banchieri, nobili, mercanti e benestanti di ogni genere, spesso intenti a proteggere le proprie fortune dagli astuti ladri.

Il Fabbro in Atlantide.

Ci sono zone di Atlantide in cui il mestiere si è orientato più verso una specializzazione, piuttosto che un'altra, anche in ragione di quelle che sono le tradizioni storiche e le necessità contingenti. Così abbiamo a Norburg, Baliho, Thalusa e Vinsalt il primeggiare dei fonditori e degli armaioli, mentre nelle città di Gareth, Kuslik, Al Anfa e Fasar hanno la meglio i rifinitori. 

Al contrario i ferrai, per la praticità della loro arte, si trovano a loro agio in ogni parte del continente. Ulteriori notizie possono essere trovate nei paragrafi seguenti dedicati alle Specializzazioni.

Uno Sguardo nel Mestiere.

Il ferro è duttile ed è possibile sagomarlo martellandolo, comprimendolo, laminandolo e piegandolo, presenta un'altissima resistenza ed è duraturo; particolarità queste che hanno permesso al Fabbro di aggiungere degli elementi artistici nella realizzazione di opere in ferro. Gli esponenti di spicco del mestiere, attualmente praticanti in Atlantide, non sono pochi. A Baliho, Jacob Halder produce splendidi scudi da cavallo, mentre a Gareth, ma originario delle Terre Amabili, Pier Innocenzo da Faerno [4] fabbrica bellissime armi e armature da Giostra, in particolare bardature.

Nel regno di Fontania, a Norburg abbiamo l'armaiolo personale del Maresciallo Nobile che ora è l'espertissimo Kolman Helmschmid [5], e a Festum è possibile incontrare l'ottimo rifinitore Gottfried Leygebe, il quale lavora anche nella zecca di stato. Alcuni rifinitori si sono specializzati nella decorazione e realizzazione di oggetti sacri, come Matthew Boulton, che ora vive a Vinsalt. Già abbiamo menzionato Jean Tijou, che è famoso in particolare per le sue splendide cancellate artistiche.

C'è da dire però che prima di raggiungere il livello attuale di raffinatezza tecnica, a cominciare dalle origini della civiltà atlantidese c'è stata un'evoluzione continua nell'uso del ferro, spesso direttamente legata alle esigenze del periodo storico. Quando i primi drappelli umani misero piede in Atlantide, il ferro era un materiale ancora raro e prezioso, tanto che la sua estrazione e lavorazione presentavano delle difficoltà non indifferenti, poiché le tecniche allora esistenti non permettevano di lavorare col ferro fuso.

Essendo l'Impero in fase di esplorazione e di espansione, tutti gli artigiani, Fabbri compresi, privilegiarono l'aspetto militare. Le armi e le armature che venivano fabbricate allora erano però poche e spesso di bassa qualità, tanto che i soldati della famosa Guardia Imperiale indossavano armature fatte di strisce di ferro dette Loriche Segmentate. Queste ultime, progenitrici delle attuali Corazze di Piastre, venivano fatte letteralmente a pezzi dalle affilate armi di Adamantite dei Nani. Stessa sorte capitava alle armi, che non di rado si rompevano mentre il guerriero stava parando il colpo dell'avversario.

Più tardi, quando fu inventata la prima tecnica di lavorazione per ottenere il fil di ferro, si cominciarono a realizzare i primi modelli di Usbergo e Cotta di Maglia: il fil di ferro era infatti avvolto attorno a una sbarra rotonda e tagliato longitudinalmente per ottenere un gruppo di anelli aperti. Quando la situazione si fu stabilizzata e si furono consolidate le città, nelle Gilde dei Fabbri si cominciarono ad affinare le tecniche e a fare esperimenti e ricerche, in collaborazione e con l'aiuto, tra l'altro, di «esterni interessati» (Guerrieri, Alchimisti, Nobili, ecc...), arrivando a ottenere delle leghe molto più resistenti e soprattutto una grande varietà negli strumenti coi quali poter lavorare il ferro.

La lavorazione del ferro battuto raggiunse l'apice della sua espressione artistica dopo l'ascesa al potere di Hela Horas (1000 a.H. circa), che durante la prima parte del suo regno seppe risollevare le sorti dell'Antico Impero dopo i «Tempi Bui». Proprio in quel periodo in un (allora) avamposto chiamato Baliho, un Maestro Fabbro Forgiatore di nome Giorgio Agricola [6], riuscì a riprodurre per la prima volta un Alto Forno, a imitazione di quello usato da una tribù di Nani stanziata nella vicina Falce Rossa. Questo nuovo strumento, unito all'uso del carbon fossile al posto della carbonella, permise di ottenere leghe di buon acciaio e di fabbricare armi e armature più resistenti (tra l'altro, pare che un carico di queste nuove armi sia stato mandato a Gareth poco prima della marcia dell'esercito di cittadini su Bosparan...).

Negli anni successivi Giorgio Agricola scrisse il «De Re Metallica» [7], dove spiegò in dettaglio tutte le tecniche da lui studiate e perfezionate, nonché gli strumenti utilizzati, e alcuni accenni all'adamantite; questo testo costituisce ancora oggi un punto di riferimento nel campo della lavorazione dei metalli e, a parte l'originale, che è attualmente custodito presso la biblioteca della Corporazione dei Fabbri di Baliho, ne esistono copie abbastanza fedeli a Norburg, Thalusa e, ironia della sorte, anche a Vinsalt; non a caso in queste quattro città, vengono prodotte le migliori armi esistenti, come le famose spade di Thalusa. In tempi successivi e soprattutto più pacifici, gli altiforni sono stati utilizzati anche per la produzione di oggetti artistici "a stampo" e per l'affinazione della tecnica per ottenere il fil di ferro.

Quello che fu uno dei più grandi rifinitori del ferro artistico, Jean Francois Forty [8], ci ha lasciato ben otto volumi di modelli decorativi da realizzare in ferro battuto e con tecniche a stampo, disegnati con cura del dettaglio grafico e tecnico. L'opera, che si intitola «La Nuova Arte del Ferro» [9], descrive le lavorazioni utilizzate per il ferro battuto, come a esempio la piegatura, per le volute, la fusione, per i bordi, la tecnica a sbalzo o «à repoussè», per i motivi a foglia e i rosoni. Il successo di questa opera è stato tale e tanto, che queste tecniche sono note ora nelle Gilde di quasi tutti i più grandi comuni Atlantidesi.

Un episodio curioso è successo tra i principati di Andergast e Nostria, quando, per dimostrare la padronanza nella lavorazione del metallo delle armi, fu indetta una sfida su chi avesse realizzato il migliore oggetto in ferro. Al confronto vinse in maniera indiscussa Andergast, grazie alla creatività di due fabbri di Thorval, Pantaleone Lale e Nicolas Longet, i quali opportunamente pagati dai Conti di Challant, realizzarono un albero di melograno interamente in ferro battuto. Quest'opera, che a tutt'oggi rimane insuperata, stupì talmente i nobili nostriani, che per un mese non osarono più attaccare i loro acerrimi nemici.

Scelte e Indirizzi.

Vediamo ora alcune notizie sulle più importanti Specializzazioni di questo Mestiere.

Fabbro Rifinitore.

Capacità: Disegnare, Meccanica.

In ogni mestiere esistono dei personaggi che raggiungono dei livelli di raffinatezza impareggiabili per quel campo; questi sono i grandi Maestri di Mestiere che, sviluppando il talento che avevano fin da bambini, riescono a elevare il mestiere stesso a forma d'arte. Il Rifinitore è appunto un artista, ovvero colui che più che lavorare sulle proprietà meccaniche o funzionali dell'oggetto che crea, lavora sull'aspetto estetico di oggetti in ferro fatti da altri specialisti. 

Abbiamo rifinitori che aggiungono elementi decorativi a cancellate, armi, armature, serrature, chiavi e piccoli oggetti di ogni altra sorta, per non parlare poi degli oggetti pensati solamente a scopo decorativo e che non hanno alcuna vera funzionalità. La tecnica più usata da questo fabbro è quella del lavoro a sbalzo, che consente di creare oggetti da una lamina o piastra metallica. Gli altri oggetti, come le spade, vengono sottoposti spesso a un lavoro di cesellatura, limatura e traforo, quando l'oggetto non è ancora temprato e vengono poi scaldati assieme alla carbonella per convertire il ferro in acciaio. 

Altro elemento importante è che il rifinitore è in grado, per quello che gli compete, di lavorare anche su metalli più dolci (e nobili) come l'argento e l'oro, creando così spade da cerimonia che «brillano al sole». Alcune di queste tecniche sono state sviluppate però solo in alcune zone di Atlantide, dove la tecnologia avanzata e la grande richiesta di mercato hanno permesso un grande livello di specializzazione.

Fabbro Ferraio.

Capacità: Meccanica, Trappole & Serrature.

Questo specialista è particolarmente apprezzato tra la gente comune, quella che è felice di avere a disposizione un coltello per tagliare la carne o un aratro con la punta di metallo per arare i terreni più duri. La maggior parte degli oggetti in ferro che si vedono per Atlantide, quelli di uso più comune e quotidiano, spesso sono stati fatti da uno di questi fabbri. Il lavoro non manca mai: ci sono da fare cardini e serrature per le porte, ferri di cavallo, cerchi per le botti o per le ruote dei carri, chiodi, teste dei martelli, cucchiai, roncole, forconi, ganci, ruote dentate, cofanetti, cancellate e catene, e un'infinità di altri oggetti.

Per di più c'è tutta la parte che riguarda la riparazione degli attrezzi da lavoro, che allunga la lista dei clienti a non finire. In alcuni casi il Ferraio, o «Ferratore» come è chiamato in alcune zone di Atlantide, è talmente bravo a lavorare il ferro che sconfina nel campo del Rifinitore, ed è in grado di realizzare lavori in ferro battuto che sono a tutti gli effetti delle opere d'arte. Succede infatti che un Maestro Fabbro abbini spesso le due Specializzazioni durante la sua carriera, ottenendo alla fine dei risultati pregevoli.

Alcuni esempi di questo si hanno a Vinsalt, dove la tecnologia di lavorazione del metallo ha raggiunto il suo apice nella costruzione dei rarissimi e preziosissimi orologi. Si sa per certo, che la Gilda dei Fabbri Ferrai di Gareth, nominalmente la antichissima famiglia dei Missaglia [10], è riuscita persino a fare serrature a «prova di mago», e ne va talmente fiera che ha aggiunto il simbolo di Praios al proprio stemma.

Fabbro Armaiolo.

Capacità: Esperto Armaiolo, Mineralogia.

È sicuramente il tipo di fabbro più richiesto nei castelli e nei comuni che sorgono in "zone critiche", come quelle ai confini dell'Impero. Nei centri più rinomati per la produzione di armi e armature esistono vere e proprie dinastie di Maestri Armaioli che si tramandano i segreti di costruzione delle armi da una generazione all'altra.

A Gareth, a esempio, poiché ogni anno si rinnova la tradizione del Torneo Imperiale, gli armaioli si sono specializzati nella costruzione di costosissime armature da torneo; per questo evento hanno ideato nuovi accorgimenti come la Granguardia e il Passaguardia, nonché la Testiera [11] per il cavallo. Recentemente è diventato famoso un Maestro Armaiolo di nome Jacob Halder [12], direttore della fabbrica di armature di Baliho, il quale, per lo scorso torneo di Gareth ha disegnato e fatto realizzare un esemplare inimitabile di armatura per il principe Harold Thurneysen (vedi il Kit di Sviluppo «L'Araldica Atlantidese»).

Un buon armaiolo è in grado di costruire e riparare armature come la Cotta di Maglia, la Corazza di Piastre o l'Armatura da Cavaliere; lo stesso vale per elmi e scudi, compreso l'Usbergo di Maglia e lo Scudo da Cavaliere. Avere un Armaiolo nel gruppo garantisce di avere sempre le armi e le armature in buone condizioni, cosa che, soprattutto per spedizioni in terre selvagge, è particolarmente apprezzabile.

Fabbro Fonditore.

Capacità: Meccanica, Mineralogia.

Il Fonditore ha la stessa importanza che ha un liutaio per un musico, ovvero migliore è lo strumento che egli costruisce e migliore sarà la qualità del suono. Non a caso questo specialista è l'unico in grado di fondere le campane ottenendo una particolare tonalità: esse sono infatti usate in molti dei templi atlantidesi, ma sono prodotte solo dove sono operativi gli altiforni, che permettono di lavorare con metallo fuso da mettere in stampi; a questo proposito è da notare che ogni divinità ha una campana che suona con una tonalità differente (Vedi il Kit di Sviluppo «Il Misticismo»).

Una delle principali abilità di questo fabbro è quella di preparare le barre in lega e i lingotti che verranno poi lavorati a caldo dagli Armaioli o dai Fabbri Ferrai, che li trasformeranno a loro volta in ottime armi, resistenti cancellate o durevoli oggetti di metallo. Spesso, soprattutto quando serve la tecnica di fusione, il Fonditore esegue direttamente lavori in ferro, facendosi preparare gli stampi da un bravo intagliatore o da un Rifinitore.

Si osservi che questa Specializzazione è stata inserita per dovere di completezza, in realtà il Narratore non dovrebbe mai consigliare a un Giocatore di scegliere il Fonditore come specializzazione del Fabbro; è infatti evidente che viaggiare con un gruppo per tutta Atlantide impedisce di coltivare la specializzazione lavorando negli altiforni. Come ultima nota, va detto che un Maestro Fonditore può sicuramente apprendere e padroneggiare la preparazione di ottime leghe di acciaio e, Nani permettendo, adamantite.

Strumenti del Mestiere.

L'attività di un Fabbro ruota sicuramente e immancabilmente intorno a una fucina: è il fuoco infatti lo strumento che consente all'artigiano di addomesticare il metallo, anche se esistono molti arnesi per lavorare il ferro a freddo, soprattutto per le rifiniture. Moltissimi sono gli arnesi che un buon artigiano utilizza nel suo lavoro e un elenco preciso risulterebbe inevitabilmente troppo lungo; elencheremo quindi solo quelli essenziali.

La Pinza, da impugnare, o quella fissata a un argano, viene usata per maneggiare il metallo scaldato sul fuoco della fucina, così da poterlo martellare e dargli una forma e per bloccare un pezzo più difficile da lavorare, in modo da avere entrambe le mani libere, il Fabbro ricorre in genere a una Morsa.

Il Martello è impiegato per battere il metallo incandescente e plasmarlo in modo da ottenere il risultato voluto: le dimensioni di questo attrezzo variano a seconda dell'utilizzo, essendo più grossi a esempio, quelli usati per le piastre delle armature e più piccoli quelli usati per rifinire il filo di una spada o per piegare lamine sottili.

Se si deve appiattire un pezzo e non si ha a disposizione un'incudine, si usa uno speciale strumento, con un'estremità piatta, detto Spianatore. La Cesoia è nota soprattutto agli Armaioli, che spesso ne hanno una di notevoli dimensioni appesa verticalmente al muro, pronta per tagliare pezzi di lamiera come le piastre di metallo delle armature, da lavorare poi con precisione.

L'altro strumento fondamentale per un buon fabbro è l'Incudine: variabile anch'essa in dimensioni e peso, passa spesso in secondo piano all'attenzione di un occhio inesperto. Essa serve, oltre che per appiattire il ferro sulla parte piana, anche per incurvarlo con archi differenti battendolo sulla punta conica. Quasi tutte le incudini hanno inoltre due fori, uno tondo e uno quadrato: in quello quadrato il fabbro infila arnesi particolari in ferro detti appunto "da incudine", mentre quello tondo può essere usato per produrre fori nelle lamine, posandocele sopra e praticando il foro con un apposito Punzone.

Attrezzi più particolari come il Tronchesino, si trovano in quelle poche fucine dove viene prodotto il fil di ferro [13], ed è usato appunto per sezionarlo con comodità. Il fil di ferro è alla base della realizzazione delle Cotte di Maglia. Esiste poi il Bulino, in diverse fogge, per le rifiniture artistiche da applicare agli oggetti più svariati, arnese che, quasi unico, è condiviso con gli artigiani dei metalli più nobili.

Per quel che riguarda la lavorazione del ferro fuso, negli stampi a sabbia, ci sono le Pale, i Crivelli, per la rimozione di pezzi di ferro dalla sabbia, e le Siviere, che sono dei contenitori rivestiti di piombo per la raccolta del metallo fuso.

 


Note

  1. Jost Amman (1578) scrisse un trattato su armi e armature intitolato «Kunst-und Lehrbüchlein».
  2. questo trattato fu in realtà scritto nel 1546 dal medico tedesco Georg Agricola (Georg Pawer), considerato il padre della mineralogia, che studiò in Lipsia, Bologna, Padova, e conseguì la laurea in medicina all'università di Ferrara.
  3. un artista francese di religione protestante emigrato in Inghilterra per sfuggire alle persecuzioni religiose.
  4. Jacob Halder, direttore di una grande fabbrica di armature in Greenwich, realizzò l'armatura del conte George Clifford (1556 - 1587); Pier Innocenzo da Faerno era un armaiolo realmente vissuto nel basso medioevo.
  5. Helmschmid è realmente vissuto nel basso medioevo; anche i due personaggi menzionati di seguito, Leygebe e Boulton, sono realmente esistiti.
  6. Georg Agricola (1490-1555) medico, fisico e chimico tedesco.
  7. opera realizzata dal già citato Georg Agricola.
  8. Forty era un celebre cesellatore e intagliatore francese.
  9. il «New book of Drawing» (1693) non di Forty, ma di Jean Tijou è stato preso come pretesto per questo titolo.
  10. famiglia milanese che primeggiò durante il '400 nella costruzione di armature, dando inizio a una vera e propria scuola.
  11. la Granguardia era una pesante piastra per proteggere il viso, il collo e la parte sinistra del petto; la Passaguardia, analoga alla precedente, copriva il braccio sinistro; la Testiera, realizzata con un numero variabile di piastre, proteggeva la fronte e la testa del cavallo, ed era l'unica parte della bardatura a essere usata in torneo.
  12. vedi note precedenti.
  13. i metodi esistenti per ottenere il fil di ferro erano principalmente due: nel primo venivano forgiati mediante la fucinatura da parte di magli di 70 - 80 chili, capaci di battere dai 120 ai 180 colpi al minuto; nel secondo invece veniva impiegata una lastra a fori di diametro progressivamente decrescente attraverso i quali il ferro incandescente doveva passare.

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