Le Rune degli Dei (ι,3)
Da Uno Sguardo nel Buio.
Nell'impiego dei simboli runici contenuti in questa categoria di Rune, il Mago o Druido praticante dovrà prestare molta attenzione, poiché va ad addentrarsi in un ambito che esula dalla magia per sconfinare nel misticismo. Questa categoria di Rune più che alle leggi imperscrutabili, ma rigorose, della Magia e della Natura, è soggetta a quelle, più potenti ma anche più capricciose, degli Dei. In questo caso quindi, l'impiego di queste Rune assume il tono di una intercessione presso gli Dei, e come tale il suo successo dipende da fattori esterni che ben poco hanno a che vedere con la magia o le energie naturali ed elementali. Così, se da una parte eventuali sacrifici o una naturale predisposizione del praticante verso uno degli dei, possono aiutare nel portare a compimento la magia, d'altra parte un atteggiamento di sufficienza, o peggio di aperta ostilità, può avere effetti devastanti. In molti casi poi, specialmente per le magie più potenti, la presenza di un iniziato può essere non solo consigliata, ma addirittura obbligatoria. In ogni caso, come appare evidente dalla tabella precedente, vi sono alcuni dei, come Hesinde e gli "elementali" quali Efferd e Ingerimm, che sono, per loro natura, tendenzialmente portati verso la magia, e altri, quali Prajos e Rastullah, che, per ragioni dottrinali, la osteggiano apertamente.