Mandragora

Da Uno Sguardo nel Buio.

Preparazione:
Raccolta: La raccolta era abbastanza complessa. Occorreva evitare le giornate ventose, il vento non doveva sfiorare il viso del raccoglitore. Occorreva, inoltre, indossare dei tappi di cera per le orecchie e guardare verso ovest, quindi si disegnavano tre cerchi con un ramo di salice o con una spada, attorno alla pianta. L'estrazione non avveniva mai in solitario ma in compagnia di un'altra persona, che danzava cantando strofe erotiche, o coll'aiuto di una vergine, vestita di bianco. Si poteva utilizzare un cucchiaio d'oro oppure si legava la pianta con un filo al collo di un cane affamato che veniva poi fatto correre lanciando lontano un pezzo di carne. Al posto della radice doveva essere posta una moneta d'oro o il corpo del cane.

Nel Medio evo l'abbigliamento della persona che estraeva la mandragora si arricchisce: il copricapo deve essere di piombo così come gli ornamenti, arricchiti di pietre preziose. Doveva, inoltre, indossare un anello su cui era inciso un ouroboros. Per placare ulteriormente gli dei, occorreva sacrificare un gufo o una gallina nera.

Una volta estratta la radice di mandragora, la pianta diventata a tutti gli effetti un “uomo vegetale” e veniva rivestita con abiti preziosi, nutrita con latte e biscotti o pane e carne, e lavata e curata con latte e vino fino al momento in cui si sarebbe dovuta utilizzare.
Costo:
Effetto:
Sistema: XCI1

Annotazioni

A cura di Cristina "Morrigan" Cannizzo.


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