Balder

Da Uno Sguardo nel Buio.

Image:Balder.gif

Nome:Balder
Titolo: Per fortuna non ha un equivalente umano!
Famiglia:Clan degli Yggdrasil
Tipo:Elfo, Liv. 14° (Elfo dell'Acqua)
Nato a:Sass Salamander
Aspetto:Elfo dell'acqua, pelle leggermente azzurra, orecchie a punta, occhi blu, alto un metro e settantasei per circa 63 Kg. di peso, mancino, molto longilineo, anche per la sua razza.
Carattere:Data la scarsa propensione per gli elfi ad uscire dai propri confini e viaggiare, per giunta in compagnia di umani, c'è da ritenere che non siano solo quest'ultimi ad avere difficoltà a sopportarlo. Di fatto più un coboldo che un elfo, compensa le preoccupazioni dei compagni per i pericoli esterni al gruppo con quelle per gli scherzi ed i pasticci che sembra non stancarsi mai di combinare.
Qualità:Abbastanza intelligente da far danni, è un ottimo tiratore con l'arco, dotato di incredibile abilità, di una buona forza e di un certo fascino, dicono. Il coraggio è scarsino, ma d'altra parte la sua tendenza è comunque quella di restare al di fuori del combattimento, per cui non ha mai avuto particolare bisogno di migliorarsi al riguardo. Buon nuotatore, ha una certa abilità nel cacciare, pescare, seguire tracce e cavalcare. è dotato di un'ottima osservazione ed ha una certa abilità nel non farsi notare, cosa che gli resta utile sia prima che soprattutto dopo aver fatto uno dei suoi scherzi. Non è tuttavia da ritenersi innocuo, dato che è un ottimo spadaccino, soprattutto nelle tecniche di punta, ed è abbastanza abile anche con lo scudo. Ha un certo grado di cultura, per essere un elfo, ma il suo punto di forza rimane l'ammaestramento degli animali.
Mestiere:Maestro ammaestratore, con specializzazione negli animali da guerra e, potete non crederci, in quelli fantastici, il che la dice lunga sul personaggio. è anche il cronista del gruppo, di cui tiene il calendario.
Giocatore:Lucio B.
Compagnia:La Compagnia degli Impossibili


Altre informazioni

Le massime di Balder

  • Piove pioviccica, il libro s'appiccica...

La storia di Balder

In una notte buia e tempestosa (e soprattutto molto umida) nasceva Balder Vanir del clan degli Yggdrasil e, a voler essere esatti, era il 34 Aria 3356 DC (gli elfi di Atlantide hanno una datazione diversa dagli umani e non riconoscendo i loro Dei chiamano i mesi in modo diverso). In termini umani si trattava comunque del 3 Peraine, di un anno in cui di Hal non si sapeva ancora chi fosse, e governava l'Impero delle terre di mezzo (per quello che ne poteva importare agli elfi) un certo Valpo I, soprannominato dai suoi stessi sudditi il Fiasco, dalla cosa che più di ogni altra bramava portare alle labbra.

Comunque nasceva nella città di Yggdrasil il nostro eroe, anche se in realtà Yggdrasil più che una città è un misero villaggio (e non che Balder fosse anche lui un vero eroe, almeno a quello che dicono di lui). Yggdrasil era infatti abitato allora dalle 5 famiglie di elfi che formano il Clan degli Yggdrasil, ossia i Vanir, gli Asi, i Montifante, i Mulspir e gli Juten: tutte queste famiglie, una trentina di elfi in tutto, vivevano in comode case costruite su 9 alberi e, una volta aggiunte le tre case in pietra costruite ai piedi degli alberi dalle famiglie di boscaioli umani a cui gli elfi avevano permesso di vivere lì, si può capire che Yggdrasil non fosse certo una gran metropoli.

Tuttavia questo pur microscopico villaggio era molto famoso, infatti da innumerevoli secoli erano queste cinque famiglie di elfi che scrivevano (e ancora scrivono) i famosi Bestiari degli Elfi, per i quali sono giustamente famosi su tutta Atlantide. Queste famiglie, e in particolare quella dei Montifante (la più famosa presso la razza umana), erano gli indiscussi maestri degli animali fantastici presso tutte le gilde degli ammaestratori di bestie, ed era da loro che elfi ed umani si informavano su come catturare le sirene e come si esegue una caccia al basilisco a regola d'arte.

Bella forza potreste dire, anche io sono capace dalle lontane foreste degli elfi di immaginare come si cacciano simili creature, invece gli elfi del clan da numerose generazioni ( e parlando di elfi si tratta di molti secoli ) erano instancabili cacciatori ed esploratori e, a differenza dei cacciatori umani, nessun elfo del clan aveva mai parlato di una bestia senza che lui o un altro elfo del clan l'avesse prima vista o cacciata.

A testimonianza si ergeva (nel vero senso della parola essendo su un albero a 8 metri dal suolo) il museo di Raul Pilatus Montifante, detto il Taliesin dagli umani, pieno di animali impagliati e a disposizione di chiunque fosse disposto ad arrampicarsi fin lassù per ammirarli. Anche la famiglia di Balder era composta da simili elfi ed era essa stessa una sorta di strano animale fantastico come dicevano alcuni perché era l'unica famiglia del villaggio (ed una delle poche in tutto il Sass Salamander) ad essere ricca (disgustosamente ricca a detta di alcuni) e non si riuscì mai a capire da dove venisse tutta questa ricchezza, così insolita per gli elfi e di certo inutile in un villaggio di cinquanta anime dove non c'è nulla da comprare, ma tant'è.

Tra gli antenati di Nodir Vanir, padre di Balder e capofamiglia, si ricordano Nidrisit l'ardita, sua bisnonna, partita nel 2918 DC in una ricerca verso la leggendaria città dei Koboldi, allo scopo di dimostrare al mondo intero che il koboldo è un animale addomesticabile e che può essere donato ad amici (e nemici) come animale da compagnia, (missione degna di nota anche se purtroppo la bisnonna non fece mai ritorno), e l'ancor più famoso Egedio Terisius, nonno di Balder, che coordinò per l'imperatore di Gareth la caccia al drago Tuzak sull'isola di Maraskan durante la sua colonizzazione (coordinò a debita distanza tale caccia, vista l'allergia che gli elfi hanno per tali animali, in conseguenza di ciò il fatto non è molto noto, ma alcune scaglie assieme a una pergamena con il sigillo imperiale attestano il suo operato).

La vita nel pacifico villaggio era solita scorrere tranquilla e pacifica a Yggdrasil fatto salvo naturalmente che per gli scherzi e piccoli incidenti che a volte capitavano e causati dal Koboldo degli Asi, catturato 4 secoli prima e poi riuscito a scappare (in effetti il koboldo non si era più visto, ma gli elfi lo incolpavano ancora di tutto, compreso delle pigne che di tanto in tanto cadevano sulla testa degli umani o terricoli come erano soliti definirli gli elfi; gli umani erano assai sospettosi a riguardo, ma le battute di caccia al koboldo fatte regolarmente dagli Asi e il vischio che spargono regolarmente sui rami più alti delle loro case faceva comunque sorgere in loro dei dubbi), tuttavia, nonostante questa relativa pace (o forse proprio a causa di essa), pochi anni dopo la nascita di Balder il capofamiglia Nodir decise di trasferire tutta la famiglia nella capitale del regno degli elfi, Lowanghen, dove aveva sentito dire che si trovavano alberi molto più comodi e spaziosi per costruire case.

Nel giro di qualche settimana la famiglia radunò le proprie cose, lasciò un biglietto per la bisnonna Nidrisit, fosse mai tornata, chiuse casa e partì. Il lasciare un biglietto per un persona sparita da più di 4 secoli potrebbe apparire strano, ma va detto che i membri della famiglia erano (e sono) noti per sparire per lunghi periodi per dare la caccia a creature strane per poi riapparire altrettanto all'improvviso. La capitale era molto grande al punto che Nodir decise di costruire anche una casa terrestre, contro tutte le abitudini degli Yggdrasil, ma che era assolutamente necessaria per l’ addestramento degli animali e in particolare dei cavalli, come era solito dire Nodir al giovane figlio i pegasi e gli unicorni sono molto diversi da un cavallo, ma se non riesci a domare e cavalcarne uno non potrai mai riuscire su gli altri.

Così fin da piccolo Balder si dedicò anima e corpo ad cavalcare e addestrare cavalli, ed in particolare cavalli per la guerra, seguendo giovanili fantasie di schiere di elfi armati, che attaccavano il nemico in sella a dei pegasi. Balder crebbe (??) abile e forte imparando le arti della guerra ed eccellendo nell'uso dell'arco ( come possono testimoniare orchi, goblin, troll, banditi, pirati, conigli, gatti, bottiglie, tappi di bottiglia, draghi arboricoli e non , alberi, monete, farfalle e ogni altro genere di cosa, ad eccezione di un regolare bersaglio tondo fatto di paglia). Nonostante la sua eccellente mira, pressoché infallibile in battaglia, una strana preoccupazione colpisce il nostro ogni volta che si esibisce davanti a un folto pubblico, con il risultato di non essere mai riuscito a vincere (meglio, a fare una figura decente) in un qualsiasi torneo a cui abbia partecipato, sia fatto dagli umani che dagli elfi. I suoi migliori risultati sono una vittoria contro Gigi il bullo in una gara a freccette in una osteria di Baliho, ottenuto per altro dopo aver fatto ubriacare l'umano con una pozione, ed una vittoria nel lancio di coltelli sul ponte del Fiamma, vinta per abbandono dello sfidante che aveva perso entrambi i suoi coltelli fuori bordo. Oltre alla sua abilità nell'uso dell'arco Balder è arrivato ad un livello di maestria nell'arte del combattimento con la spada (e con parecchie altre armi) al punto che molte persone che lo conoscono preferiscono svegliare a calci un Troll addormentato piuttosto che incrociare le armi con lui.

L'ultima volta che Balder vide suo padre era il 3475 DC, ed erano insieme nella giungla nei pressi di Al'Anfa, dediti a raccogliere tracce di Arpie, quando Nodir decise che avrebbe proseguito da solo mentre Balder sarebbe dovuto tornare a casa a riportare il materiale fino ad ora raccolto. Nodir consegnò al figlio 40 corone in smeraldi, che assieme alle sue 50 in monete d'oro che Balder teneva nella bisaccia, sarebbero bastate probabilmente per il viaggio di ritorno (tanto il padre quanto il figlio tendono sempre ad esagerare sul costo delle cose avendo vissuto a lungo nelle foreste ed essendo molto ricchi, per questo in genere considerano che tutto costa una corona o più, anche se oggi Balder dice che fa così solo per non doversi portare monetine con se).

Arrivato in città, notando con piacere che le strade erano lastricate d'oro, Balder cominciò a pensare che anche la gente di Al'Anfa doveva dare valore al denaro come faceva lui e si senti immediatamente a suo agio sebbene fosse per la prima volta da solo e lontano un migliaio di chilometri da casa. Si diresse al porto dove trovò solo due navi in partenza, l'Ares e il Fiamma. Controllò entrambe e sulla seconda (che a dire il vero non sembrava tanto una nave passeggeri) il comandante, un giovane guerriero che portava i simboli della dea Rondra e che rispondeva al nome di Viridovix di Havena, dopo avergli dato un occhiata, gli spiegò che lo poteva anche portare fino a Festum, ma il viaggio gli sarebbe costato 10 corone. Balder considerando che era circa il doppio del prezzo chiesto dal capitano dell'Ares decise che il Fiamma doveva essere una nave migliore e consegnò senza problemi la cifra al guerriero, questi ebbe un attimo un moto di sorpresa alla vista del denaro, ma lo prese subito dicendo questo elfo è schifosamente ricco rivolto ad un suo compagno, un mago delle Terre Amabili, stando all'aspetto, il quale si affrettò a presentarsi come Alamantus mentre spartiva le corone con l'iniziato. All'insaputa di tutti era nata una grande amicizia.

Balder non ebbe a pentirsi della sua scelta, infatti, nonostante la presenza a bordo di un nano, (fortunatamente quasi sempre in preda al mal di mare) e di un iniziato di Hesinde, il quale lo annoiava con le sue teorie circa l'origine della magia, il viaggio fu stupendo. Balder poté per la prima volta vedere un Kraken (meglio, i tentacoli di un Kraken) anche se il capitano rifiutò di catturarlo e subì il suo primo attacco di pirati vicino Maraskan. Fu un combattimento terribile, i pirati erano superiori di circa quattro a uno e Balder si trovò circondato da sei nemici, ma alla fine, quando tutto fu finito, mentre i suoi nuovi compagni si lamentavano e imploravano il mago amabilense di curarli con erbe e pozioni, solo Balder e l'iniziato di Rondra si ergevano pressoché illesi, è un gran combattente, oppure ha più culo che anima fu il solo commento dell'iniziato.

Il viaggio proseguì per oltre due anni e Balder si trovò a passare per la terra degli Yeti e ad esplorare i territori oltre la Spada di Bronzo (le cosiddette Terre Perdute), la catena montuosa ritenuta posta dagli dei come limite del mondo, prima di tornare finalmente a Lowanghen, dove mise a posto il materiale ormai consunto affidatogli dal padre. Durante tale viaggio Balder si ritrovò a corto di denaro e fu costretto a passare due mesi nella più completa indigenza, da allora gira sempre con il doppio dei soldi necessari, così da non andare mai in giro con meno di seicento corone (in ogni tipo di valuta possibile) ed è perciò visto da molti dei suoi amici come una sorta di banca ambulante, a cui chiedere prestiti se bisogno, per altro Balder non segna mai tali prestiti, avendo misteriosamente accumulato nella sua vita una immensa fortuna (come tutti i suoi parenti del resto).

A Lowanghen Balder constatò che in quei due anni il padre non aveva fatto ritorno e che anche la madre e le due sorelle erano in giro per Atlantide, così chiuse la casa sull'albero, lasciò dei biglietti per tutti e si stabilì per alcuni mesi nella casa terrestre prima di riprendere i suoi viaggi. Tali viaggi lo hanno portato ad esplorare più volte le giungle di Maraskan, la Spada di Bronzo ed i mari del sud (oltre il mare delle alghe), rendendolo forse uno dei massimi esperti di quei territori ed in particolare della loro fauna.

Tra le grandi imprese di Balder si può ricordare la fondazione del Museo Balder a Lowanghen, contenente tutti i ricordi dei suoi viaggi, (nonostante lo neghi Balder tiene immensamente al suo museo, il quale ospita oggi molti pezzi pregiati), la scoperta del Metodo Balder per localizzare i luoghi mistici, in grado di conferire grandi poteri ai maghi che vi risiedono e che gli è valso un busto nella sala dei maestri della scuola di magia di Kuslik (fonte di disturbi gastrici al mago Alamantus) erettogli da allievi e maestri (più i primi in verità) come segno di ringraziamento, la fondazione della città di Balderville sul golfo di Riva, come ringraziamento da parte degli umani di quella zona per averli aiutati a debellare un branco di licantropi (un licantropo impagliato fa ora bella mostra di se nel suo museo a Lowanghen), e infine la scoperta della bacca quadrifoglio blu (che trasforma gli esseri viventi in orchi) e del suo relativo antidoto, cosa quest'ultima che si è rivelata assai utile nell'ultima guerra contro gli orchi.

Inoltre Balder ha al suo attivo l'esorcismo di due demoni, uno per conto degli iniziati di Rondra suoi amici e uno su un demone che aveva infestato una locanda a Lowanghen. Di quest'ultimo esorcismo Balder va assai fiero, sia perché ha avuto tutta l'attenzione della popolazione su di se, sia perché mentre normalmente il luogo infestato viene normalmente distrutto, Balder è riuscito a riconsegnarlo quasi intatto al padrone (il tetto e tre delle quattro pareti erano ancora in piedi come è solito ricordare). Proprio in virtù di tale esorcismo il nostro fu scelto come pubblico accusatore nel processo contro il malvagio elfo scuro che aveva richiamato il demone, cosa che aumento ancora di più il suo prestigio essendo tale compito riservato di solito agli anziani dei clan.

Conoscenze

Tra le conoscenze di Balder ci sono

  • Viridovix Conte della Spada Spezzata, che di lui dice "se lo hai al fianco fa più danni al nemico che a te"
  • Alamantus di Kuslik che di lui dice "se lo hai al fianco fa più danni a te che al nemico"
  • Scimalef di Baliho, morto in circostanze misteriose dopo un attacco goblin, prima che potesse riscuotere ventimila corone promessegli dai maghi di Kuslik
  • Il barone Goeffrey di Darpat, l’uomo più sfortunato su Atlantide
  • Il costruttore di armi d'assedio Hurlik di Fasar, che ha tolto il primato della sfortuna al barone di Darpat, e ora sta meditando di scrivere un libro dopo averne letti ormai una montagna
  • Il guerriero Thorin e il Nobile Raj d'Arlais, che sono spariti nella notte e che un po' ci mancano
  • Il famoso Araldo di Bosparan, che Balder non ha mai visto, ma siccome lui sa tutto di certo conosce tutto su Balder e questo basta per tutti e due
  • Il capo dei maghi di Kuslik Olak Taj
  • Ed infine il suo apprendista umano Hoskuld, che tutte le volte che a fine mese viene pagato ha un leggero mancamento e una lacrima solitaria gli scende sul viso mentre arraffa il denaro

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